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Lunedì 29 Aprile 2024
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Io non so odiare

Perugia (PG) - Sabato 27 ottobre alle ore 9.30, ore 11.00 e ore 20.30 al Teatro B. Brecht di San Sisto spettacolo "IO NON SO ODIARE" con l'attrice Mena Vasellino tratto dal Diario di Etty Hillesum.

Lo spettacolo
Etty Hillesum è una giovane olandese che nel 1942 lavora come dattilografa presso il Consiglio Ebraico di Amsterdam. Quando comprende il piano delirante di Hitler, si fa trasferire nel campo di  Westerbork, luogo di raccolta e smistamento per gli ebrei prigionieri. Qui Etty inizia a lavorare  al dipartimento di aiuto sociale alle persone in transito. In quanto membro del Consiglio Ebraico, gode di una certa libertà, si muove tranquillamente nel campo, ha contatti con l'esterno e scrive le lettere che sono giunte fino a noi. In una delle sue visite ad Amsterdam, rifiuta l'aiuto dei suoi amici che vogliono nasconderla ed evitarle la possibile deportazione ma lei, caparbiamente e lucidamente, decide di tornare al campo per stare con la sua famiglia e la sua gente. Prima, però, affida a un’amica gli 11 quaderni del diario che aveva iniziato a scrivere l’8 marzo del 1941 chiedendole di darli allo scrittore Klaas Smelik per pubblicarli alla fine della guerra, qualora lei non dovesse tornare. Nel luglio del ‘43 le autorità tedesche pongono fine allo statuto speciale dei membri del Consiglio Ebraico presenti nel campo di Westerbork stabilendo che metà di loro deve tornare ad Amsterdam e gli altri rimanere nel campo, perdendo però ogni libertà di circolazione e comunicazione con l'esterno. Etty decide di rimanere a Westerbork. Il 7 settembre 1943 la famiglia Hillesum sale su un convoglio diretto in Polonia. Dal treno Etty riesce a gettare un biglietto che verrà ritrovato lungo la linea ferroviaria e spedito all'amica a cui lo indirizzava. Era il suo ultimo scritto. Etty Hillesum muore il 30 novembre 1943 ad Auschwitz.  Il diario di Etty Hillesum verrà pubblicato in Olanda nel 1981 mentre le lettere scritte a Westerbork saranno pubblicate l’anno dopo con il titolo "Il cuore pensante della baracca".   

Mena Vasellino
Attrice e insegnante di dizione, Mena Vasellino si forma artisticamente presso l’Accademia di Teatro “Eleonora Duse” di Campobasso diretta da Ugo Ciarfeo. Con la “Compagnia Maschere Nude, Amici del Teatro Pirandelliano” porta in scena numerosi lavori fra il 1991 e 1995 fra cui L'Uomo dal fiore in bocca, Tutto per bene, L’Imbecille, Il Malato immaginario, Bellavita, La patente, La maschera e il volto, Visita di condoglianze, Acqua minerale, Il piedino, Centocinquanta la gallina canta, Così è se vi pare). Negli stessi anni recita nello sceneggiato radiofonico RAI “Celestino V”. A teatro viene poi diretta da Stefano Sabelli (Tamburi di guerra, Romeo and Juliet is cosa nostra, Amleto) e da Nicola Macolino (Isabella e il Duca, Il sogno di Macbeth) per poi approdare lei stessa alla regia nel 2010 con “La Lupa”, portato in scena anche a Roma. Ha preso parte a recital di musica e letteratura di Leo Quartieri e a due cortometraggi di William Mussini (Mater Nostra Vivit e Beloved Liza): quest’ultimo le vale nel 2006 il Premio come Migliore Attrice al concorso “Festival del cinema invisibile” di Lecce.   

[Fonte: Perugia OnLine]

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